Innovazione, circolarità e autonomia energetica sono i temi al centro del nuovo piano industriale. Con la presentazione continua inoltre il percorso partecipativo: il Piano verrà discusso con istituzioni e stakeholder del territorio. Tra i contenuti del Piano, con orizzonte 2047, l'aumento della raccolta differenziata dei Comuni all’84% e l'incremento della produzione di energia elettrica per il fabbisogno annuale di 30.000 famiglie. I redditi prodotti dall’impianto – 14 milioni €/anno – finanzieranno il piano industriale e gli investimenti diretti e indiretti sul territorio in linea con la natura pubblica dell’azienda.
Il Piano industriale presentato oggi da Neutalia si fonda su un ambizioso programma di investimenti per far evolvere il ruolo della società in linea con i nuovi obiettivi strategici: sostenere l’economia circolare e la decarbonizzazione, generare valore per il territorio e le comunità, creare le condizioni per una progressiva autonomia energetica capitalizzando sull’energia prodotta dall’impianto.
Il Piano consente inoltre di creare una discontinuità netta rispetto al passato (a cominciare dalla fusione di ACCAM, che di fatto cessa di esistere, in Neutalia, annunciata dal presidente Michele Falcone durante la conferenza) per continuare con il percorso partecipativo che coinvolgerà istituzioni, stakeholder e territorio.
Alla conferenza stampa hanno partecipato Lorenzo Radice, sindaco di Legnano, e Maurizio Artusa, assessore con deleghe all’Economia del comune di Busto Arsizio, Valerio Menaldi consigliere delegato di AMGA, Francesco Iadonisi amministratore unico AGESP, Alessandro Russo Presidente del Gruppo CAP, Michele Falcone e Stefano Migliorini per Neutalia, rispettivamente Presidente e Amministratore delegato della società.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le strategie che sostengono il Piano, gli investimenti (effettuati e previsti) e gli economics che ne costituiscono l’ossatura.
Neutalia genererà ogni anno 14 milioni di euro di margini lordi che serviranno a sostenere il programma di investimenti diretti e indiretti sul territorio, in linea con la natura di azienda interamente pubblica. La produzione annuale di energia assicurata dall’impianto sarà sufficiente a soddisfare il fabbisogno elettrico di circa 30.000 famiglie, una risorsa indispensabile nell’attuale contesto internazionale di crisi nell’approvvigionamento energetico. Neutalia integrerà la produzione energetica del termovalorizzatore agli impianti di teleriscaldamento della zona, ricavando energia dai rifiuti.
Inoltre, impianto, consentirà al contempo di rimuovere 19 tonnellate/anno di CO2 dall’atmosfera, pari a quanto sarebbe in grado di assorbire una foresta di 2800 alberi nell’arco del piano.
Avevamo l’impegno di presentare un piano ambizioso ma credibile e lo stiamo facendo adesso grazie al prezioso contributo delle società AGESP, AMGA e CAP che hanno collaborato per arrivare oggi con una proposta concreta. Non solo si continua in un ambizioso piano di investimenti volti al miglioramento dell’impianto di Borsano, ma il piano prevede la realizzazione di nuovi impianti che avranno il compito di recuperare la massima quantità di rifiuti a monte della filiera e, a valle, quello di trasformare ceneri e scorie in prodotti, con un’evidente riduzione della CO2 prodotta.
Non solo discutiamo di investimenti – continua Falcone –ma parliamo anche di scelte strategiche dal punto di vista ambientale. In un territorio dove è già molto alta la raccolta differenziata, il piano prevede che i comuni potenzino la raccolta differenziata arrivando all’84%. Senza aumentare la capacità dell’impianto cambierà quindi il mix per valorizzare i rifiuti provenienti dall’area di riferimento, garantendo un importante miglioramento ambientale.
Il Piano è frutto, inoltre, di un articolato percorso di ascolto e collaborazione con le amministrazioni del territorio e gli stakeholder, di cui sono state recepite richieste e sollecitazioni e che capitalizza mesi di scouting tecnologico, ascolto ed elaborazione di soluzioni. Il Piano verrà inoltre diffuso e presentato sul territorio nel corso di una serie di eventi che coinvolgeranno dapprima tutti i soggetti istituzionali e, successivamente, tutti gli stakeholder da cui sarà possibile raccogliere ulteriori suggerimenti, proposte e modifiche che andranno a comporre il Piano definitivo.