La nuova società benefit presenta le linee d’azione per i prossimi mesi: salgono a 12 milioni di euro gli investimenti in innovazione e miglioramento delle prestazioni ambientali per il termovalorizzatore di Borsano. Proseguono le tappe di avvicinamento al nuovo Piano di sviluppo industriale, le azioni di ascolto e dialogo con il territorio e la definizione delle attività di beneficio comune.
Busto Arsizio, 20 gennaio 2022 | Neutalia, società benefit, prosegue nel suo percorso di sviluppo e di investimenti in stretta connessione con il territorio. Con l’avvio del nuovo anno hanno preso il via le attività per la definizione de nuovo Piano industriale e sono entrate nel vivo le azioni di revamping sull’impianto di termovalorizzazione di Borsano a Busto Arsizio.
Dalla sua nascita, avvenuta lo scorso agosto, Neutalia ha investito 9 milioni di euro, di cui circa 6 sono già stati spesi, e recentemente ha stanziato e messo a gara ulteriori 3,5 milioni, portando l’investimento complessivo in questa fase a oltre 12 milioni di euro.
“Tra le principali iniziative avviate – ha spiegato Stefano Migliorini, Amministratore Delegato di Neutalia – c’è il completo rifacimento delle due turbine danneggiate nell’incendio del 2020, di cui la prima rientrerà in funzione entro fine febbraio e che consente all’impianto di tornare finalmente al suo ruolo di vero e proprio termovalorizzatore. Altre linee d’azione riguardano la trasparenza, il monitoraggio costante e la riduzione delle emissioni in atmosfera, linee programmatiche a cui risponde come misura il potenziamento della linea per l’abbattimento degli ossidi di azoto, che sarà realizzato nei prossimi mesi. Abbiamo inoltre incaricato il Politecnico di Milano di avviare uno studio sulle emissioni dell’impianto e, in particolare, sul mercurio, per valutare le migliori iniziative finalizzate ad abbatterne i livelli emissivi”.
Il 2022 si apre con l’affidamento per la redazione del Piano industriale a un gruppo di professionisti, guidato da Martino Associati, che si è aggiudicato la gara chiusa nelle settimane scorse e che lavorerà per consentire a Neutalia di presentare ufficialmente il Piano entro il prossimo mese di aprile.
“Il nuovo Piano – spiega Michele Falcone, presidente di Neutalia – ha l’obiettivo di individuare tre possibili scenari alternativi sul futuro dell’impianto e il modello più idoneo sulla base degli obiettivi e delle tecnologie oggi a disposizione. Partendo dal confronto con gli stakeholder, dall’analisi dei flussi dei rifiuti, dal contesto territoriale allargato e dall’individuazione delle migliori pratiche di gestione degli impianti, a fine aprile il piano industriale verrà presentato e condiviso con gli attori del territorio. In questo modo, attraverso un percorso di dibattito pubblico, sarà possibile far conoscere il nuovo piano, migliorandolo e perfezionandolo, recependo possibili istanze che emergeranno dalla discussione. Questa fase si concluderà nel corso della prossima estate. Sulla base di ciò che verrà definito e condiviso con il territorio e gli stakeholder, nell’ultima parte dell’anno, inizierà la progettazione delle azioni previste dal nuovo Piano industriale”.
In coerenza con l’approccio di responsabilità sociale che caratterizza l’azienda, sono inoltre proseguiti gli incontri con i principali stakeholder del territorio avviati già negli ultimi mesi del 2021, con l’obiettivo dichiarato di aprire una finestra di ascolto e di dialogo strutturato. A oggi ci sono stati 12 incontri one to one con le principali istituzioni, università, associazioni di categoria, comitati e associazioni ambientaliste, dai quali sono emersi spunti di grande interesse quali, ad esempio, la richiesta di un maggiore coinvolgimento nelle scelte della Società e di una sempre maggiore trasparenza sugli impegni dichiarati oppure quello di far comprendere bene il ruolo che Neutalia può assumere per l’economia e le opportunità del territorio. Il prossimo passo sarà l’avvio di un tavolo di lavoro multistakeholder che affronterà alcuni temi come l’ambiente, l’impiantistica, gli aspetti sociali e quelli economici. Una modalità per dialogare in maniera continuativa con il territorio.
“Grazie a Neutalia potremo iniziare a guardare all’impianto con una prospettiva nuova che punta diritto all’economia circolare e accompagna il territorio alla transizione green – ha affermato il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli -. La società si prefigge infatti lo scopo di migliorare la qualità dell’ambiente e del territorio contribuendo a ridurre l’impatto ambientale degli scarti e dei rifiuti. I primi, significativi, passi per condividere la nuova visione con il territorio sono già stati fatti attraverso gli incontri che si sono svolti nelle scorse settimane. L’approccio dell’ascolto è stato apprezzato, così come la volontà di dialogo e di trasparenza. È emersa chiaramente la richiesta di coinvolgimento nelle scelte e di impegni chiari a cui mantenere fede”.
Un altro tema su cui Neutalia vuole essere protagonista è lo sviluppo dell’economia circolare. La gestione integrata della filiera dei rifiuti di Neutalia ne è un perfetto esempio: dalla materia non più riciclabile nasce infatti energia.
“Se penso alla situazione che i comuni soci di Accam stavano attraversando appena un anno fa sono convinto sia stato un successo avviare un progetto di economia circolare che, allora, sembrava al di fuori della nostra portata – dichiara il sindaco di Legnano Lorenzo Radice. – Voglio sottolineare, con soddisfazione, il coraggio di cui abbiamo dato prova cambiando completamente paradigma. Abbiamo, infatti, affrontato il problema di una società ormai senza prospettive trasformandolo in una grande opportunità per il futuro, quella di una realtà che ha riattivato sul territorio sinergie per la crescita del territorio stesso. Nello spirito del claim societario – da cosa nasce Energia – fare economia circolare significherà concretamente tre cose: rigenerare energie e materiali da quelli che oggi sono considerati soltanto rifiuti da smaltire, mettere in rete realtà e impianti di trattamento rifiuti per costruire un circolo virtuoso interno al bacino territoriale che quei rifiuti produce e, infine, grazie alla scelta di dar vita a una società benefit, creare un valore, anche economico, che resterà sul territorio a esclusivo beneficio delle nostre comunità”.
Non da ultimo, sono in avvio le azioni contenute nel Piano di beneficio comune su cui sta concentrando il proprio lavoro il nuovo responsabile benefit dell’azienda, Emilio Conti, con un programma di interventi che saranno concentrati su quattro ambiti specifici: ambientale, economico, culturale (per sviluppare un maggiore conoscenza della sostenibilità e dell’economia circolare) e di relazione con gli stakeholder. Tra le azioni benefit rientreranno sicuramente tutte le attività di ascolto e dialogo con gli stakeholder che fino a oggi hanno evidenziato come questo percorso sia apprezzato e costituisca un cambiamento di passo importante rispetto al passato.