Salta al contenuto principale
Api come sentinelle per controllare la qualità dell'ambiente: Neutalia avvia il biomonitoraggio dell'aria

Come previsto dal Piano Benefit, l’iniziativa prevede 4 arnie posizionate a Magnago e a Dairago che permetteranno di misurare l’eventuale presenza di metalli pesanti, idrocarburi e microplastiche, ma anche mappare la biodiversità nell’area dell’impianto di Borsano.

4 arnie che ospitano 240mila api, capaci di volare fino a 3 km, che raccoglieranno nel loro girovagare, per impollinare 120 milioni di fiori, ogni genere di particella presente nell’ambiente. Neutalia, la prima società benefit in Italia nell’ambito dei servizi pubblici locali, dà il via a un progetto di biomonitoraggio per misurare la qualità dell’aria e dell’ambiente in una vasta area che copre tutti i Comuni intorno all’impianto di Borsano, che consentirà anche di mappare la biodiversità della flora locale.

Il progetto di biomonitoraggio, realizzato in collaborazione con Apicoltura Urbana, punto di riferimento per i servizi legati alla biodiversità specializzato in progetti basati sull’impiego delle api, prevede il posizionamento di due coppie di arnie rispettivamente a Magnago (presso il parco Treccani) e a Dairago (via Carducci), in modo da massimizzare l’area coperta, che comprende Borsano, Sacconago e Olcella e che si estende per oltre 12,5 km².

Le api, infatti, oltre a contribuire direttamente alla vita delle piante con il loro lavoro di impollinazione, sono delle vere e proprie sentinelle dell'ambiente. Integrando l’attività naturale di questi insostituibili insetti con tecnologie all’avanguardia, come sensoristica, IoT e IA, è possibile ricavare dati preziosi per conoscere lo stato di salute di uno specifico territorio, le emissioni e quantificare la CO2 abbattuta.

Le arnie sono dotate di sensori che trasmettono costantemente e in tempo reale la situazione interna e le condizioni atmosferiche. Il biomonitoraggio consente un’analisi ambientale più ampia perché prevede analisi periodiche su campioni di miele, cera, pan d’api e delle api stesse. Le analisi consentono di monitorare ogni tipo di particella presente nell’ambiente, dai metalli pesanti ai PCB (Policloro Bifenili), dalle diossine agli idrocarburi, dagli agrofarmaci alle microplastiche.

Il biomonitoraggio prevede due cicli della durata di sei mesi: le arnie vengono infatti posizionate in aprile e ritirate a inizio ottobre per il periodo invernale, per essere riposizionate nel 2025 per il secondo ciclo. I campioni vengono prelevati tra giugno e luglio e poi a fine ciclo. I primi risultati dell’analisi saranno disponibili indicativamente a partire da novembre.

Il tema dell’ambiente è particolarmente importante per Neutalia. Su questo fronte, il biomonitoraggio si affianca al monitoraggio della qualità dell’aria attraverso il collaudato strumento delle centraline presenti presso l’impianto, le cui emissioni sono ben al di sotto dei limiti di legge. Nel corso dell’ultimo anno sono state ridotte del 15% le emissioni di fumi e ossido di azoto (NOx), e grazie ai nuovi filtri installati sulla Linea 1 sono stati abbattuti ulteriormente diossine e furani.

Il biomonitoraggio è una delle iniziative previste dal Piano Benefit presentato in giugno 2023, che prevede una serie articolata di iniziative che hanno come scopo il miglioramento della qualità dell’ambiente, la promozione della transizione green del territorio e l’adozione di strategie di economia circolare per produrre energia dalla frazione dei rifiuti non recuperabili valorizzando al massimo gli scarti prodotti dalla collettività.